domenica 29 maggio 2011

Graphic Journalism: il racconto di Pierluca

Arriviamo così al nostro ultimo racconto.
Ultimo ma non ultimo, visto che l'ho postato con un ritardo mostruoso.
Però, se l'ho presentato così tardi c'è un motivo; anzi, più d'uno.
Sono un buddha fannullone, e questo si sapeva.
Mi è passato di mente, e questo ci riconduce alla frase sopra.
E poi è un racconto difficile da introdurre, davvero, perché è davvero una storia triste, seppur bella.
Non sono credibile?
C'ho provato.
E allora che vi devo dire.
Immaginate un giradischi.
Immaginate un padre che ha combattuto per lui, per voi, per noi, per tutti, credendo in qualcosa.
Ha combattuto ed ha perso, e con lui un'intera generazione.

E speriamo solo che la nostra non sia l'ennesima generazione di perdenti.
Sento già le frustate.
Thirtyfour!
Thirtyfive!
Thirtysix!

Non manca molto, al Thirtynine...