mercoledì 9 febbraio 2011

Graphic Journalism: la storia di Bianca

Salve a tutti, fedeli discepoli.
Mi scuso profondamente ma la mia parte malvagia (detta anche cazzonaggine) ha preso il sopravvento sulla parte benevola, inoltre le mie meditazioni trascendentali mi occupano più del previsto.

Le meditazioni occupano sempre tempo.
Questo lo sa bene anche il personaggio della prossima storia.
O meglio, sa che il tempo non esiste.
Sa che basta aprire gli occhi in modo diverso da come abbiamo sempre fatto, per vedere che non abbiamo mai visto.
Perché c'è un'enorme differenza tra osservare e guardare.
Perché fin dalla nascita siamo abituati a chiamare rosso ciò che è rosso e cielo il cielo.
Perché siamo limitati dai nostri ingannevoli sensi, e perché gli unici alle vostre avventure sono i limiti della vostra immaginazione!

Pensateci domattina, quando andrete a comprare l'Internazionale in edicola, e provate a vedere il mondo con occhi diversi.

Dopotutto, oltre i confini della percezione la vita è come due scatole chiuse, ciascuna contenente la chiave dell'altra.






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